Musica dal cielo

La chiesa di Sant'Antonio dei Portoghesi, nel rione Campo Marzio, fu fondata nel 1445 dal cardinale Antonio Martínez de Chaves sul luogo di un ospizio per i pellegrini portoghesi.
La sua peculiarità è la presenza di un organo a canne Mascioni, a trasmissione elettronica proporzionale, dotato di 60 registri alcuni dei quali ottenuti per derivazione e prolungamento.

Realizzato nel 1748 da Manuel Pereira de Sampayo in occasione del Giubileo Universale del 1750, l’organo subì gravi danni durante la seconda guerra mondiale, e gran parte delle sue canne venne saccheggiata e distrutta.

Nel 1956, al termine di un sapiente restauro durato cinque anni, fu costruito un nuovo organo (dalla ditta Fratelli Ruffatti) utilizzando però la cassa originaria e un ulteriore intervento conservativo è stato effettuato nel 2008 dal maestro organista Jean Guillou.

È di quest’anno, infine, l’inserimento di un nuovo corpo d’organo (il quinto) con registri che vanno ad arricchire il quadro fonico dello strumento.

Entrando nella chiesa non ci si rende conto subito dell’effettiva portata di questo strumento, all’apparenza piccolo eppure capace, con le quattro tastiere della sua consolle, di sprigionare una musica celestiale.

Dov’è il trucco? Nessun trucco, ma una sapiente distribuzione delle parti dell’organo nelle tribune laterali e sulla tribunetta del transetto, con le canne sistemate in posizione orizzontale sul pavimento, proprio allo scopo di rendere il tutto invisibile e non appesantire così la splendida architettura interna.

Cosa aspettate, dunque? Per ascoltare la musica celestiale di questo strumento, potete andare a uno dei concerti gratuiti che si tengono qui ogni domenica alle 18.30.