SerpentiForm

Tentatore per antonomasia, ma anche sottile seduttore e dunque ancor più temibile; sinuoso ed elegante per natura, rapido e imprevedibile nei movimenti, capace di strisciare e di sollevarsi da terra all’improvviso per aggredire la preda.
Infido, certamente, ma voluttuoso e irresistibile per questo.

Pochi altri soggetti  iconografici hanno saputo infiammare l’immaginario di ogni tempo come il serpente.
Dall’Eden all’aspide di Cleopatra, dai bestiari medioevali alle donne peccaminose della pittura simbolista di fine Ottocento, un universo di simbologie e rimandi si insinua nelle spire di questo rettile che esercita da sempre il proprio fascino ambiguo e letale, come il veleno che può iniettare nelle carni umane.
La moda, l’oreficeria, il design hanno saputo cogliere nel tempo le diverse sfumature del suo essere simbolico e reale, contribuendo non poco alla fortuna di un soggetto che infatti ritroviamo quasi senza interruzioni né cadute di interesse da parte del pubblico.
Così, la bella mostra che palazzo Braschi ospita dal 10 marzo al 10 aprile, rappresenta l’omaggio della Maison Bulgari ad un tema iconografico che ha saputo ispirare generazioni di artisti e che continua a produrre raffinate soluzioni di design e creatività a tutto tondo.