Papi in posa
La mostra si propone di illustrare, attraverso l’esposizione di una serie di capolavori provenienti da grandi musei e importanti collezioni private, i volti e le fisionomie dei principali pontefici che si sono avvicendati sul trono di Pietro dai primi anni del ‘500 ad oggi.
Si tratta di un'importante mostra sulla ritrattistica sia per la qualità dei ritratti, sia per l’alto valore spirituale e politico dei personaggi raffigurati, cui è legato il destino del Cattolicesimo e degli equilibri politici internazionali. Nessuna famiglia reale, dinastia imperiale o principesca, può infatti vantare la lunga e ininterrotta sequela di capolavori che offre la ritrattistica papale, sia per qualità delle opere che per estensione della cronologia temporale. La ritrattistica pontificia si inquadra nel contesto delle tipologie ritrattistiche legate al potere ed è in stretto rapporto con la suprema funzione spirituale e carismatica che la Chiesa riconosce al romano pontefice, sia come Vicario di Cristo, sia - fino al 1870 - come sovrano dello Stato Pontificio. Lo schema del ritratto è quindi perfettamente funzionale al ruolo, in un meccanismo di riconoscimento di immediata comprensione.
Tra le opere più significative esposte in questa mostra figurano i ritratti di Urbano VIII di Pietro da Cortona dei Musei Capitolini, di Alessandro VII del Musée des Beaux Arts di Nancy realizzato da Giovanni Maria Morandi, quello di Clemente XIII dipinto da Anton Raphael Mengs e proveniente dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna. Le fisionomie di alcuni pontefici sono state meglio descritte ed esaltate da scultori anziché pittori: è il caso del Gregorio XV di Gian Lorenzo Bernini proveniente dal Museo Civico Medievale di Bologna, del Clemente XIV di Cristopher Hewetson appartenente al Museo di Roma, fino al Giovanni XXIII messo in posa da Giacomo Manzù.
Fra i prestatori vi sono prestigiosi musei come gli Uffizi e le Gallerie Palatine di Firenze, la Pinacoteca Nazionale di Bologna, il Museo Correr di Venezia, i Musei Vaticani, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e il Museo di Palazzo Venezia di Roma, ma anche importanti collezionisti privati.
Il catalogo, edito da Gangemi (€ 30,00), illustra con schede e immagini le opere esposte rappresentando così un valido strumento di confronto sull'iconografia papale. Il volume riporta inoltre i testi dei curatori e la riproduzione del piccolo catalogo della “Mostra di ritratti dei papi” che fu allestita nel Palazzetto Venezia oltre cinquanta anni fa (dicembre 1950 - febbraio 1951) a cura degli Amici dei Musei di Roma.
Informazioni
L'esposizione è stata organizzata dalla Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma in collaborazione con il Centro Europeo per il Turismo, Cultura e Spettacolo. Il comitato scientifico è composto da Maria Elisa Tittoni, Dirigente dei Musei d'Arte Medievale e Moderna della Sovraintendenza Comunale, da Francesco Petrucci, conservatore del Palazzo Chigi di Ariccia e dal Direttore delle Gallerie Pontificie Francesco Buranelli.