Cybo per la mente
Roma, 31 maggio 2017
Forse un ragazzo di sedici anni penserà a qualcosa di telematico o cibernetico.
Con la stessa semplicità con cui identifica la Nike di Samotracia in un testimonial della nota casa produttrice “Nike”, pronuncerà il nobile cognome dei Cybo - che tanta parte ebbero nella storia dei Papi a Roma - con la “y” aperta degli americani.
Fosse anche solo per questo, varrebbe la pena di farlo venire ad ascoltare il “Curatore in sala” di domani alle 17:00, Federico De Martino, che parlerà non di robot o di intelligenze artificiali, bensì di ingegno e di arte, al servizio del potere papale.
La cappella fatta costruire da Alderano Cybo nella chiesa di Santa Maria del Popolo, venne riprodotta in pittura (1687 circa) dagli stessi artisti che la edificarono e decorarono, per mostrare l’opera compiuta al fratello del committente, Alberico Cybo, lontano da Roma all’epoca dei lavori.
Eh sì, caro amico sedicenne, anche prima dei selfie e delle fotografie si poteva comunicare la bellezza e cogliere l’attimo di una creazione di ingegno. Cosa dici? Che ci voleva molto più tempo, rispetto a un whatsapp? Vero, ma invece di pensare alla rapidità dell’invio e ricezione, considera questo: appenderesti mai un whatsapp nella sala di un museo?