Vietato NON toccare

Roma, 7 giugno 2017
 
Ci sono molti modi di vivere un’esperienza estetica.
Tutti noi riconosciamo nella vista il veicolo ‘principe’ per la trasmissione di emozioni legate al concetto del Bello; ma la nostra convinzione è in realtà molto limitata.
Esiste una sfera emozionale molto più ampia e complessa, che interessa tutti gli altri sensi ma che trova nell’indagine tattile il terreno più fertile per la comprensione di un’opera d’arte.

Il Museo di Roma ha da tempo avviato una serie di iniziative inclusive, rivolte al pubblico dei non vedenti e degli ipovedenti.

 

Il suo nuovo allestimento comprende infatti un percorso mirato, con una decina di didascalie in braille e a caratteri speciali, in grado di ‘raccontare’ il museo attraverso alcune delle opere più rappresentative della collezione.

Da domani però, giovedì 8 giugno, una nuova opera arricchirà il patrimonio del Museo.

Nell’ambito dell’iniziativa denominata Biennale ArteInsieme, infatti, in sinergia con il Museo Tattile Statale Omero di Ancona, entrerà in collezione la restituzione in scala della facciata del demolito Casino Del Bufalo, i cui affreschi staccati si conservano proprio al terzo piano del Museo. Sono splendidi lacerti pittorici realizzati nel 1525 dagli allievi di Raffaello: Polidoro da Caravaggio e Maturino da Firenze. La loro originaria collocazione in facciata è documentata da una incisione di Eugenio Maccari, risalente all’epoca della demolizione del manufatto per l’apertura dell’attuale via del Tritone, nel 1885.

Ed è proprio da quella incisione che è stata tratta la restituzione tattile del manufatto edilizio perduto. Così, grazie all’esperienza sensoriale, tutti potranno ‘ascoltare’ il racconto della città demolita e perduta, in un tocco.