Tornare a sognare
Roma, 26 luglio 2017
C’è chi pensa che visitare una mostra come quella attualmente allestita al primo piano del Museo di Roma sia una faccenda da “esperti”.
Parliamo di un artista del Settecento, oltretutto specializzato nella tecnica incisoria e dunque le sue opere si mostrano in un rigoroso e assoluto bianco e nero!
Chi mai potrà entrare in empatia con lui?
Ebbene vi sbagliate, e anche di molto.
Se non avete mai visto una stampa di Giovan Battista Piranesi, questa è l’occasione per scoprire un mondo incredibile di emozioni e di curiosità, celate nei segni neri dell’inchiostro che scorre nei solchi profondi incisi nella lastra di rame.
Se, al contrario, conoscete già l’artista e la sua produzione, questa mostra vi consentirà comunque di entrare in una dimensione ‘altra’ e di assaporare un Piranesi diverso: incredibilmente attuale nelle fascinazioni visive che mette in campo, capaci di trasferire sul piano della logica costruttiva la dimensione onirica dell’inconscio e il suo portato irrazionale.
È insomma quasi un artista contemporaneo, quello che la mostra Piranesi. La fabbrica dell’utopia propone al pubblico di Palazzo Braschi.
Con una sola avvertenza: concedetevi un tempo prolungato per la visione delle opere esposte. La fretta è sempre nemica dell’emozione.