Punti di vista
Un quadro di veduta non ha nulla da nascondere. Anzi, si può dire che la Veduta, in quanto tale, rappresenti per definizione il più intellegibile ed esplicito tra i generi pittorici, in quanto fa della chiarezza e della oggettività il proprio punto di forza.
Altra cosa è riuscire a cogliere in uno sguardo la complessa varietà di dettagli e particolari che compongono la scena. Provate pure, ma vi accorgerete presto che il tempo necessario è assai più lungo di quello che di norma riserviamo ad un quadro, specialmente se di facile comprensione. Forse è proprio questo il fascino di Canaletto: saper catturare l’osservatore fin dentro la scena, nell’atmosfera umida delle calli veneziane, tra le chiacchiere dei passanti e lo sciabordio leggero dell’acqua nei canali.
Molti i punti di vista possibili, almeno quanti sono i temi che si intrecciano dietro una veduta di Canaletto.
Gli incontri con i Curatori del Museo di Roma intendono fornire al visitatore ‘strumenti di lettura’ delle opere esposte, mediante focus della durata di circa 30 minuti, all’interno delle sale espositive e a beneficio del pubblico presente in sala.
Non si tratta quindi di visite guidate e non occorre prenotazione.
È sufficiente l’attenzione. Visitate il sito del museo (www.museodiroma.it) e scoprirete le date degli incontri:
D’Amelio Canaletto e la ‘camera ottica’. Tutto quello che l’occhio vede; anzi, di più.
De Martino Venezia a Londra: Canaletto e l’aristocrazia inglese
Germanò Un comune orizzonte. I due quadri con la veduta di Chelsea dal Tamigi
Strano L’idea di Venezia
Aletta Canaletto, Roma e l’Antico: una riflessione sul Tempo
Pesci Oltre lo sguardo. Il ‘capriccio’ tra Roma e Venezia
Leone Feste sull’acqua nella Venezia del Settecento
Colucci Colpo di scena. Canaletto e il teatro