Venere ri-nata
Roma, 3 ottobre 2018
Il nostro caro John Staples verrà all’appuntamento di domenica prossima alle ore 11,00 presso la Galleria d’Arte Moderna in via Francesco Crispi.
Nell’ambito del ciclo “L’opera della domenica”, la dottoressa Daniela Vasta della Sovrintendenza Capitolina parlerà infatti della Goldfinger/Miss di Mario Ceroli.
Realizzata nel 1964, l’opera è quasi un manifesto degli anni Sessanta in Italia, quando gli artisti della pop art nostrana si cimentarono spesso con rielaborazioni e citazioni dal patrimonio storico soprattutto rinascimentale, in aperta e originale dialettica con i linguaggi artistici statunitensi ispirati al mondo industriale, dei consumi e del cinema. Nel caso dell'opera di Ceroli il segno riconoscibile è quello della Nascita di Venere di Botticelli (dipinta tra il 1482 e il 1485 ispirandosi alla classica Venere pudica).
Si tratta di sette sagome in legno dorate sulla parte frontale in omaggio al film "Goldfinger" (1964), memorabile episodio della saga di James Bond Agente speciale 007, nel quale una ragazza completamente rivestita di vernice dorata muore nel sonno, soffocata proprio dalla tintura.
L'uso del legno ha un valore etico importante per l'artista approdato a questa scelta (anche con una considerazione economica) dopo la sperimentazione di altri materiali. Il legno di pino russo quasi grezzo simboleggia il valore della manualità e la considerazione dell'artista come artigiano del "saper fare", citazione della bottega medioevale e rinascimentale italiana in un periodo nel quale gli artisti usavano già molte procedure meccaniche e lavorazioni industriali.
L’opera di Ceroli venne esposta alla IX Quadriennale d'Arte a Roma a Palazzo Esposizioni (1965) ed è stata restaurata di recente grazie al mecenatismo della Fondazione Paola Droghetti.