Sostiene Emanuele
Roma, 27 marzo 2019
Stare insieme al Museo, trascorrere ore e giorni dialogando e condividendo emozioni. Per un tratto di strada ci ha affiancati Emanuele, vivace “cronista” di sentimenti, giovane ma già maturo conoscitore dell’universo dei social.
Affidiamo alle sue parole la descrizione di quanto ha potuto vedere nelle Sale del Museo, durante alcune giornate di lavoro assieme agli studenti dei Licei romani:
Scatti fotografici, istantanee di giornate trascorse assieme a giovani studenti, nelle sale del Museo di Roma. In una foto siamo tutti insieme e sollecitiamo in diretta la fantasia e la capacità di lettura di questi ragazzi che sono il nostro futuro ed hanno il più grande patrimonio artistico del mondo da difendere, in tutti i sensi.
Ed ecco vederli superare una confusione iniziale per ciò che difficilmente hanno avuto occasione di fare prima: vivere le opere cosi da vicino.
Nasce una corsa al dettaglio, una caccia al particolare, dove l’immaginazione fa il resto e si torna indietro di 400 anni tra nobil donne, cardinali e briganti. Una corsa che diventa inarrestabile, senza più confini; e allora si ride, si gioisce all’indovinare, ci si avvicina ad un passato che chiede soltanto di essere compreso e valorizzato, non in maniera convenzionale ma soggettiva, dando forza alle proprie idee.
Allora il saper conoscere e riconoscere diventa davvero interessante per loro, una chiave di lettura per la vita e non soltanto per la scuola…
Uno sguardo, anche se in marmo, trasmette un’anima e lo fa per sempre, con la sua descrizione caratteriale che traspare grazie alla mano sapiente di un artista.
Non solo ritrarre, ma raccontare. Bisogna guardare in faccia le emozioni.