Canova. Eterna bellezza
Giuseppe Pavanello
Antonio Canova giunse a Roma nel novembre del 1779 e qui rimase, con brevi interruzioni, per tutta la vita. Nonostante i frequenti viaggi – all’estero o nei luoghi delle sue origini – la città, coi suoi monumenti e la sua storia, fu la fonte inesauribile della sua ispirazione.
Nel raccontare l’eterna bellezza della produzione dello scultore, il volume approfondisce il suo legame con l’Urbe, che emerge in molteplici aspetti. Viene innanzitutto rievocato il contesto che lo scultore trovò giungendo nella città eterna, il confronto con il mondo antico, le personalità con cui entrò in contatto; quindi il legame con l’Accademia di San Luca e gli incarichi cui attese in qualità di ispettore delle Belle Arti in un periodo di profondi rivolgimenti politici quale fu il passaggio tra Settecento e Ottocento, segnato dalla parabola napoleonica.
Un capitolo specifico è dedicato al suo atelier, situato in via delle Colonnette; infine le ultime commissioni per la città e le celebrazioni che seguirono la sua morte. Con circa duecento opere di Canova e di artisti a lui coevi e numerosi saggi storico-critici, il volume costituisce un imprescindibile riferimento per la conoscenza del più celebre artista italiano neoclassico.
Saggi di: Sergej Androsov, Elisa De Benedetti, Federico De Martino, Paolo Mariuz, Alessandra Mauro, Francesco Moschini, Giuseppe Pavanello, Antonio Pinelli, Marco Pupillo, Orietta Rossi Pinelli.