Dialogando si insegna
Venerdì 13 maggio si conclude il ciclo di incontri con i Curatori del Museo di Roma, avviato lo scorso 9 ottobre.
“Emozioni da collezione” – questo il titolo dell’iniziativa – ha voluto offrire al pubblico dei visitatori l’occasione per condividere suggestioni legate al contatto diretto con l’opera d’arte, accogliendo le persone nelle sale del Museo e facendole accomodare proprio di fronte al quadro prescelto dal relatore.
Ma non è stata questa l’unica attività di comunicazione e promozione della collezione che abbia avuto luogo quest’anno a palazzo Braschi.
Molti studenti impegnati nel progetto di Alternanza scuola lavoro hanno varcato più volte gli ingressi del Museo, vivendo una esperienza continuativa di frequentazione del luogo e di approfondimento critico delle sue potenzialità e criticità in termini di offerta al pubblico.
Inoltre, accanto alla consueta didattica rivolta alle scuole di ogni ordine e grado, in sinergia con l’Università La Sapienza di Roma il Museo ha promosso una nuova metodologia didattica, mutuata dalle esperienze americane di Visual Thinking Strategies, accogliendo studenti e tirocinanti delle scuole di specializzazione in discipline mediche ed infermieristiche.
A parziale consuntivo delle attività di questo anno, sembra davvero di poter individuare nel dialogo diretto con il pubblico il vero punto di forza della comunicazione museale. L’incontro con i Curatori e lo scambio di sensazioni ‘in presa diretta’ con l’opera esposta; ma anche l’ascolto delle voci dei più giovani, studenti di ogni ordine di scuola, stimolati attraverso domande mirate oppure lasciati liberi di esprimere le proprie sensazioni, ha certamente arricchito il Museo in termini di proposizioni utili alla crescita del suo potenziale comunicativo.
Perché la valorizzazione di un Museo non può prescindere dalla promozione del suo patrimonio artistico e, dunque, dalla qualità della comunicazione che si è in grado di mettere in campo.