L’arte ti rispecchia
Il nostro ‘uomo immagine’, John Staples, accoglie i visitatori all’ingresso del percorso museale: nella prima sala dedicata proprio al viaggio a Roma nei secoli.
Ed è solo una delle tante novità di questo allestimento, pensato come un viaggio nel tempo, appunto, nel quale chiunque si possa rispecchiare.
Avete notato il verbo ‘rispecchiare’? Ebbene, il termine è puntuale e corrisponde alla cifra stilistica di questo restyling che mette al centro il visitatore, piuttosto che l’opera, rovesciando totalmente l’ottica rispetto al passato.
Qualunque sia la provenienza o l’aspettativa di chi entra, il museo intende allacciare con il pubblico un dialogo molto diretto e di immediata comprensione, attualizzando le opere della collezione in un orizzonte che spazia fino al contemporaneo, grazie agli approfondimenti tematici contenuti nei tavoli multimediali lungo il percorso di visita.
Dovunque si guardi, torna sempre l’immagine del palazzo e della sua storia, perché lo specchio riveste ogni elemento allestitivo, dai pannelli alle panche per sedersi, restituendo costantemente al visitatore la preziosità (e unicità) del contenitore museale.
In questo modo il viaggio virtuale nel tempo, attraverso gli aspetti fisici e i fenomeni sociali che hanno caratterizzato Roma dal Seicento al Novecento, diviene un’esperienza unica e personale per chiunque decida di intraprenderla.
Ma cosa aspettate a venire? Dovreste proprio tornare al Museo di Roma!