Luci e suoni per i Santi Patroni
Roma è in festa per la memoria dei suoi Santi Patroni, Pietro e Paolo, che ricorre oggi.
Da sempre la città del Papa festeggia con grande enfasi la ricorrenza del 29 giugno, per ovvi motivi politici oltre che strettamente religiosi.
Ad essa sono stati dedicati nei secoli spettacoli e intrattenimenti di varia natura, ma la “girandola” di Castel Sant’Angelo ha certo colpito l’immaginario popolare più di ogni altra manifestazione, godendo ancora oggi del consenso dei romani e dei molti turisti di passaggio in città.
Molto si deve alla location, naturalmente: quella mole rotonda dal profilo inconfondibile che da sempre si staglia nello skyline della riva destra del Tevere, ha sempre rappresentato un polo attrattivo e terrifico al tempo stesso. I romani la conoscono come prigione papale, piuttosto che come tomba dell’imperatore Adriano – al quale pur si deve la sua costruzione – e ricordano bene il dramma di Tosca, che proprio qui trova il suo tragico epilogo.
Accendere la girandola su Castel Sant’Angelo rappresentava visivamente lo scoppio di una grandiosa Santa Barbara, espressione muscolare della forza del Papa Re e messaggio rassicurante per il popolo dei fedeli.
Quest’anno però si cambia. La girandola esploderà domani alle 21:40 dalla terrazza del Pincio, luogo più laico e mondano, di dannunziana memoria, e gli spettatori potranno inebriarsi dello spettacolo di luci e suoni che in sincrono animeranno il cielo di Roma e riempiranno lo spazio dilatato della splendida piazza in basso, disegnata da Valadier.
Che festa!