Ogni santo giorno
Come doveva apparire agli occhi di un Francese la Roma di inizio Ottocento? Caotica e rumorosa, certo, ma anche piena di colori e di suoni, di odori perfino e costellata di volti caratteristici ed anonimi al tempo stesso, inconfondibili.
Sono i mestieri del popolo ad animare le vie e le piazze, assieme ai rituali condivisi dalla gente come dai nobili e dal clero e snocciolati come i grani di un rosario lungo tutto l’anno, giorno dopo giorno, a cadenzare il tempo e le stagioni.
È questo il significato della mostra Antoine Jean-Baptiste Thomas e il popolo di Roma (1817-1818) ospitata fino all’11 settembre a Palazzo Braschi, nelle salette al piano del cortile monumentale, con circa 90 opere tra disegni e litografie realizzate dal pittore Antoine- Jean-Baptiste Thomas durante il suo soggiorno a Roma tra il 1817 e il 1818.
L’opera di Thomas, suddivisa nei dodici mesi dell’anno e dunque cadenzata in gran parte sul ritmo del calendario liturgico, rappresenta in effetti una sorta di moderno ‘almanacco’ in grado di offrire uno straordinario spaccato sociale all’epoca del pontificato di Pio VII, con il popolo vero protagonista della scena cittadina. A cominciare da questo momento, e per tutto l’Ottocento, i viaggiatori del Grand Tour inizieranno infatti ad affiancare al tradizionale interesse per i monumenti, quello verso i costumi, la cultura e gli aspetti politici del nostro paese.