Ritorno al futuro

Due fotografie identiche vengono affiancate e guardate attraverso un lettore stereoscopico, cioè una specie di binocolo che sfrutta l’asimmetria naturale esistente tra i punti di vista dei due occhi del riguardante.

Questa ‘sfasatura’, quasi impercettibile e che normalmente viene azzerata quando si montano gli occhiali da vista, permette al riguardante di ottenere una profondità di visione molto simile alla tridimensionalità. Insomma, il 3D dei nostri nonni! Anche questo è il Museo di Roma.