Ponte Cestio
Antonio Donghi (Roma 1897-1963)
L’isola Tiberina, con il ponte Fabricio, il più antico della Capitale, e il ponte Cestio, edificato intorno alla metà del I secolo a.C., era stata tra gli anni venti e trenta del Novecento un motivo ricorrente nella pittura degli artisti della cosiddetta “Prima Scuola Romana” che amavano ritrovarsi nella famosa “Terza Saletta” del caffè Aragno in via del Corso; da Francesco Trombadori a Riccardo Francalancia, in molti dipinsero l’antico luogo romano ritraendolo da insoliti punti vista tanto da trasfigurarlo e renderlo quasi irriconoscibile o immergendolo in lividi e innaturali cromatismi atmosferici.
Opere del percorso
La sala
(sale 16-17-18-19)
Il terzo piano del nuovo allestimento è dedicato alla Roma moderna, a partire dalla proclamazione della città a capitale del Regno d’Italia (1871), con il progetto per la costruzione degli argini del Tevere e il Piano Regolatore del 1883.