Il Sorpasso. Quando l’Italia si mise a correre, 1946-1961
Dalla dura ricostruzione del paese dopo la devastazione della seconda guerra mondiale al clamoroso boom economico degli anni ’60. È questo il periodo storico narrato nella grande mostra fotografica Il sorpasso. Quando l’Italia si mise a correre, 1946-1961.
1946-1961: 15 anni in cui un paese distrutto e stremato riuscì a superare i traumi della guerra dando vita a un tumultuoso sviluppo economico, sociale, di immaginario, ammirato nel mondo intero. Il sorpasso, richiamo a un film-icona di un’epoca, sintesi memorabile del viaggio dell’Italia del tempo, è il racconto straordinario per immagini di un paese nel momento in cui entra per sempre nella modernità. Le immagini dell’epoca, provenienti da straordinari archivi, rappresentano un ritratto collettivo dell’Italia con le sue speranze, le sue conquiste, i suoi progressi senza nascondere i molti problemi irrisolti, le ingiustizie, le disuguaglianze.
La mostra è suddivisa in dieci sezioni tematiche che sviluppano un affascinante “doppio sguardo”, affiancando alla visione ottimistica della ricostruzione del paese avviato verso il boom economico, lo sguardo spesso critico dei fotografi indipendenti, che di quell’esplosione osservano contraddizioni, finzioni, perdite.
Il sorpasso, oltre ai 160 scatti fotografici offre nel percorso delle spettacolari video-installazioni realizzate con filmati dell’Archivio storico Luce, un pendant visivo necessario e di impatto per il racconto di un periodo largamente dominato dal cinema e dalla comunicazione audiovisiva.
E a corredo prezioso del percorso si affianca per il visitatore un catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale e da Istituto Luce Cinecittà, con foto e un apparato testuale storico-critico dei curatori della mostra, Enrico Menduni e Gabriele D’Autilia, che si pone come un approfondimento affascinante a questa storia unica dell’immaginario degli italiani.
Dopo il Museo di Roma a Palazzo Braschi, la mostra ha già una nuova data fissata, a Parma a Palazzo del Governatore, dall’8 marzo al 5 maggio 2019.
Come eravamo
Cinque incontri in cui i ricordi dei visitatori raccontano la Storia, appuntamenti per arricchire di spunti personali la visita alla mostra.
Un avvenimento di cronaca, un evento mondano, ma anche un modello di automobile o una pettinatura.
L’obiettivo di Come eravamo è coinvolgere il pubblico dei visitatori della mostra, chiedendo a ognuno di portare con sé una fotografia di quegli anni, staccata per un pomeriggio dall’Album di famiglia, e condividere un ricordo, un’emozione che racconti la propria vicenda personale all’interno del più ampio contesto sociale del tempo. Un curatore del museo, presente in sala, facilita il racconto dei partecipanti, illustrando le fotografie esposte in mostra.
Come in un Album di figurine, i partecipanti dovranno trovare la pagina giusta su cui ‘incollare’ la propria “fotonotizia” prenotandosi allo 060608 per la visita incentrata sul tema scelto. E, secondo il desiderio di ognuno, le foto potranno essere scansionate e inserite sul sito web del Museo di Roma, quale corredo della mostra, accompagnate da una breve didascalia scelta dal partecipante.
L’attività è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
edito da Silvana Editoriale e da Istituto Luce Cinecittà
Informaciones
Dal 12 ottobre 2018 al 3 febbraio 2019 - prorogata al 3 marzo 2019
dal martedì alla domenica ore 10.00-19.00 la biglietteria chiude alle ore 18.00
1 gennaio 2019 apertura straordinaria dalle ore 14.00 alle 20.00 (ultimo ingresso alle ore 19.00)
Giorni di chiusura: lunedì (compresi 24 e 31 dicembre 2018), 25 dicembre
N.B. per eventuali aperture e/o chiusure straordinarie consultare la pagina dedicata agli Avvisi
Vedere la pagina: Biglietti e audioguide
Tel 060608 tutti i giorni ore 9.00 - 19.00
Promossa da
Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
Co-prodotta con
Istituto Luce-Cinecittà
Organizzazione
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Istituto Luce-Cinecittà e Zètema Progetto Cultura.
Alla realizzazione hanno collaborato il Comune di Parma e il CSAC Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma.
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Prensa
Galería de imágenes
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