I volti e le storie
(sale 10 – 11 – 12 – 13 – 14 – 15)
La galleria di ritratti ospitata negli ambienti del cosiddetto appartamento Braschi, al secondo piano, racconta tante vicende individuali, tasselli di un grande puzzle sulla società romana tra Seicento e Ottocento, in cui agivano consuetudini e pregiudizi, passioni e sentimenti.
Sopravvissuti attraverso i secoli, scampati alle mutazioni della storia, i ritratti dei protagonisti del passato fanno riemergere i volti di donne e uomini realmente vissuti in questa città. Gli abiti e i simboli descritti fedelmente nei dipinti e nelle sculture ci guidano a identificare il ruolo sociale e culturale che i personaggi hanno voluto ostentare. Le fisionomie, gli sguardi e i gesti, benché riflettano convenzioni e idealizzazioni, rivelano l’identità dei singoli, alludono alla loro umanità e alle loro storie private.
Il nuovo allestimento museale esalta la peculiarità di questo nucleo di collezione, caratterizzato da numerosi busti marmorei e in terracotta, oltre che da quadri di ritratto.
Le superfici specchiate degli arredi - cifra stilistica che connota il nuovo allestimento - accrescono il fascino e l’imperturbabilità di queste presenze, all’interno degli ambienti decorati dell’appartamento Braschi.
Camillo Loreti (attivo a Roma, seconda metà XVIII secolo)
Cristopher Hewetson (Kilkenny 1734 – 1798)
Cristopher Hewetson (Kilkenny 1737 – 1798)
Martino De Boni (Venezia 1753 - attivo a Roma fino al 1817 circa)