Vogliamo metterci in gioco
Roma, 3 gennaio 2018
‘Mettersi in gioco’ vuol dire accettare una nuova condizione, cui non si è abituati o della quale non si abbia sufficiente cognizione.
Per un museo pubblico questo modo di dire significa ancora di più, perché concerne la vocazione stessa del luogo, inteso come spazio di interazione e di inclusione tra diversi pubblici.
Da qui nasce l’idea di avviare questa iniziativa – che prende il via domani alle ore 16:00 – dedicata sia al pubblico abituale del museo sia alla platea dei non vedenti, uniti insieme in un’unica esperienza sensoriale e uditiva.
La visita avrà luogo nella Sala 18, al terzo piano del Museo, che ospita le grandi pareti affrescate da Polidoro da Caravaggio e Maturino da Firenze (1525) per il Casino Del Bufalo, demolito nel 1885 per i lavori di apertura della Via del Tritone.
I partecipanti verranno accompagnati nella sala e prenderanno posto a sedere: le persone vedenti saranno bendate, prima dell’ingresso.
Un Curatore inscenerà la narrazione del luogo, degli affreschi cinquecenteschi e delle vicende storiche che portarono al loro distacco alla fine dell’Ottocento. Non una lezione, dunque, né una trasmissione di nozioni, quanto piuttosto uno storytelling della vicenda artistica dei reperti e della loro musealizzazione.
A seguire, il pubblico effettuerà una visita tattile della restituzione a rilievo della facciata del Casino De Bufalo, realizzata dal Museo Statale Tattile Omero di Ancona.
Oltre alla presenza di un operatore specializzato sarà importante la relazione tra un vedente ed un non vedente che si troveranno insieme a toccare la tavoletta tattile. Sarà il non vedente, infatti, a ‘guidare’ il compagno di visita, in quanto maggiormente esperto nell’esperienza percettiva del tatto.
Al termine della visita il pubblico vedente, tolta la mascherina coprente, potrà riscontrare la visione degli affreschi con l’esperienza tattile vissuta, condividendone gli esiti con il resto del gruppo.