Tre chiese per un Santo

Roma, 24 luglio 2019

Forse tutti conosciamo la chiesa di San Giacomo in Augusta, se non altro per la vicinanza dell’Ospedale omonimo che fino al 2008 ha fornito assistenza e ricoveri per migliaia di romani. Altrimenti noto come San Giacomo degli Incurabili, l’ospedale ebbe tra i suoi degenti perfino san Camillo de Lellis che proprio qui ebbe l'intuizione di fondare l'ordine che porta il suo nome.

San Giacomo alla Lungara

Il toponimo in Augusta deriva ovviamente dalla vicinanza con il Mausoleo di Augusto (Augusteo) e caratterizza tutta l’area tra il Tevere e via del Corso.
Una seconda chiesa intitolata a san Giacomo è quella antichissima che prospetta su piazza Navona, dall’altra parte dell’invaso rispetto alla più nota Sant’Agnese in Agone.
San Giacomo degli Spagnoli risale al Duecento, ma ebbe il suo sviluppo specialmente in età rinascimentale, anche grazie alla volontà dello spagnolo Rodrigo Borgia, eletto papa nel 1492 con il nome di Alessandro VI.
La sua forma è stata profondamente alterata dall’apertura di Corso Rinascimento, durante il Ventennio fascista, ed oggi resta quasi nascosta alla vista dei turisti ammaliati dal fascino della Fontana dei Fiumi e della quinta prospettica barocca del palazzo e della chiesa dei Pamphilj.
Pochi tra noi conoscono invece la chiesa di san Giacomo alla Lungara, nel tratto della via trasteverina che precede il carcere di Regina Coeli.
Non è facile notare la facciata, sopraelevata sulla quota stradale, quasi sempre chiusa al pubblico e dunque sconosciuta ai più.
Le sue origini sono medioevali, ma nel Seicento la chiesa conobbe il suo sviluppo ed acquisì l’aspetto attuale (pur rimaneggiato profondamento all’inizio del Novecento, a seguito dell’apertura del Lungotevere) ospitando dapprima i Francescani, poi le monache Agostiniane e infine i Frati minori conventuali, tuttora presenti.
Anche qui il toponimo dell’area risente della presenza di un monumento romano: parliamo della Porta Settimiana, al principio di via della Lungara, una delle tre porte delle mura aureliane posizionate sulla riva destra del Tevere (le altre due sono Porta Portese e porta san Pancrazio).
La nostra chiesa, infatti, è conosciuta anche come san Giacomo in Settimiano (o Settignano).