Benvenuti a Roma
(sala 1)
Nell’intento di accogliere e orientare il visitatore, la prima sala del museo ha la funzione di Incipit ed espone quindi quattro opere rappresentative dei temi narrativi esplicitati lungo il percorso espositivo.
Il grande dipinto a firma di Pompeo Batoni mostra John Staples, aristocratico irlandese in visita a Roma nel 1773, accanto a una delle più famose statue dell’antichità, spesso riprodotte in porcellana biscuit come souvenir per i turisti. La sua è una figura emblematica del viaggio nella città dei papi, per secoli meta di pellegrini, artisti, amatori e collezionisti, attratti dal fascino dei luoghi sacri, dei monumenti antichi e delle spettacolari cerimonie, sullo sfondo di un paesaggio naturale ancora intatto. Staples ci invita ad entrare nelle sale e intraprendere un viaggio a ritroso nel tempo, in una Roma del passato di cui è difficile oggi riconoscere i luoghi, caratterizzata da personaggi e manifestazioni pubbliche che appartengono ad una società completamente trasformata dalla storia.
Il quadro di Filippo Gagliardi che raffigura la visita di papa Innocenzo X Pamphilj alla Fontana dei Fiumi, realizzata nel 1651 da Gianlorenzo Bernini, evoca le scenografiche invenzioni barocche della Roma del Seicento.
La scena del salvataggio degli ammalati dell’Ospedale di Santo Spirito durante l’inondazione del Tevere del 1598, dipinta da Pierre Subleyras nel 1746 in occasione della canonizzazione di san Camillo de Lellis, evoca da un lato il tema della misericordia e dell’attenzione verso i più bisognosi; dall’altro testimonia del costante pericolo rappresentato dalle frequenti piene del Tevere, fino alla costruzione dei muraglioni a fine Ottocento.
Il quadro di Philippe-Jacques van Brée, che raffigura papa Gregorio XVI sotto l’arco di Tito accanto a popolani e umili frati, ricorda l’esistenza di un popolo romano che solo nella prima metà dell’Ottocento viene scoperto e quasi mitizzato da artisti e intellettuali, come depositario di virtù fisiche e morali.
Filippo Gagliardi (Rome 1606/1608 - 1659) et Filippo Lauri (Rome 1623 - 1694)