Catalogare, documentare, condividere il patrimonio culturale

Nel 2021 viene pubblicato il nuovo portale del Catalogo generale dei Beni Culturali gestito dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD).

Il catalogo, grazie all’utilizzo di tecnologie semantiche, diventa un grafo della conoscenza del patrimonio culturale che consente di valorizzare il bene culturale in sé e le relazioni che instaura con il suo contesto. Ciò avviene attraverso il ricorso nativo ai linked open data e l’adozione delle ontologie e dei modelli semantici di ArCo – Architettura della conoscenza, realizzati dall’ICCD con l’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione (ISTC) del CNR e con l’Università di Bologna.  

L’utilizzo di queste tecnologie ha anche consentito di introdurre una visione del patrimonio che rispecchia e riunifica le due anime dell’ICCD, nato nel 1975 dalla fusione di due istituti: l'Ufficio del Catalogo, con il compito di definire le metodologie della catalogazione, e il Gabinetto Fotografico Nazionale, fondato per la produzione e la raccolta della documentazione fotografica sul patrimonio culturale.  

Il paradigma dei linked open data consente al Ministero della Cultura di mettere a disposizione degli utenti il patrimonio informativo detenuto in alcune sue importanti banche dati e di collegare i dati alle informazioni detenute da altre istituzioni culturali italiane ed estere.

Chiara Veninata
Chiara Veninata è allieva dirigente del Ministero della Cultura. Ha coordinato l’Area Catalogazione dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, curando in particolare gli aspetti legati alla valorizzazione e alla condivisione dei dati del Catalogo generale dei Beni Culturali.
È autrice di pubblicazioni e saggi sul tema della digitalizzazione e delle tecnologie del web semantico applicate al patrimonio culturale, oltre che esperta di gestione documentale e conservazione digitale.
Ha una formazione da archivista, laureata in "Conservazione dei Beni Culturali", diplomata in Archivistica, Paleografia e Diplomatica, con un Master di II livello in Comunicazione istituzionale e il titolo di Dottore di ricerca in Scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche.