Gender studies e cancel culture. Tesi in corso sul patrimonio scomodo di Roma

Conferenza nell'ambito di Roma Racconta… le professioni del patrimonio culturale.
Incontro sul tema Patrimonio culturale e comunità.
Il dibattito sulla gestione del passato e del suo patrimonio culturale continua a suscitare interrogativi complessi, che spaziano dal ruolo delle donne nell’arte ottocentesca, alla memoria del fascismo fino alla propaganda coloniale.
La progressiva affermazione delle donne nel panorama culturale ottocentesco è testimoniata dalla riscoperta dell’opera della pittrice Virginia Barlocci (1824-1898) e del suo dipinto Beatrice, attualmente esposto alla mostra Roma Pittrice: artiste al lavoro tra XVI e XIX Secolo. L’analisi di Michela D’Agostino della partecipazione dell’artista all’Esposizione Beatrice del 1890, organizzata da Angelo De Gubernatis in occasione del sesto centenario della morte di Beatrice Portinari, mette in luce il coinvolgimento di circa duemila donne attive in vari ambiti creativi. Il dipinto della Barlocci, che richiama il sonetto dantesco Tanto gentile e tanto onesta pare, testimonia l’interesse dell’artista per la cultura medievale e per la rappresentazione della figura femminile, offrendo un’occasione di riflessione sul ruolo delle artiste nell’Ottocento.
A seguire, il confronto tra la prospettiva italiana e quella americana rispetto ai monumenti del ventennio fascista ha suscitato particolare attenzione a partire dall’articolo pubblicato nel 2017 da Ruth Ben-Ghiat su The New Yorker, «Why Are So Many Fascist Monuments Still Standing in Italy?». La reazione italiana all’analisi della studiosa americana evidenzia una tensione tra il riconoscimento del valore storico di queste testimonianze architettoniche e la difficoltà di una loro contestualizzazione critica. In questo contesto, l’intervento di Chiara Smeraldi si propone di esplorare il significato della convivenza con un patrimonio scomodo e le implicazioni della sua percezione pubblica.
Infine, il crescente interesse per gli studi sul colonialismo italiano impone una riflessione critica sulle modalità di rappresentazione e costruzione del consenso durante il fascismo. La ricerca di Bianca Ossicini analizza le iconografie coloniali nei giochi di percorso, come il gioco dell’oca e le sue varianti, strumenti che veicolavano la propaganda di regime. L’iconografia di queste tavole grafiche enfatizza il ruolo di Roma come capitale dell’impero coloniale, trasformando il gioco in un percorso ideologico in cui «tutte le strade conducono a Roma». L’indagine dimostra l’attualità di queste immagini e la loro rilevanza nella lettura del colonialismo italiano attraverso l’arte e la cultura visiva.
Introduce: Marco Ruffini, Sapienza Università di Roma
Professore di Storia della Critica d'arte presso l’Università di Roma la Sapienza. I suoi interessi includono la storia e teoria dell'immagine, Boccaccio e le arti visive, le Vite degli artisti di Vasari, il rapporto tra cultura umanistica e filosofia naturale nella prima età moderna. Ha studiato all'Università di Roma, Sapienza (Laurea e Specializzazione), all'Accademia di Belle Arti di Roma (Pittura), all'Università della California, Berkeley (Dottorato). È stato borsista al Warburg Institute e all'Università di Yale. Ha insegnato al Dartmouth College (2004-2005) e alla Northwestern University (2005-2013). Tra i suoi libri figurano: Pittura e soggetto. Il caso della Tempesta di Giorgione. Roma: Campisano 2021 e Art without an Author: Vasari's Lives and Michelangelo's Death, New York, Fordham University Press, 2011.
Moderano: Julia Diane Daly, Luca Suppressa, Sapienza Università di Roma
- Julia Diane Daly è iscritta al primo anno del corso di laurea magistrale in Storia dell’Arte presso Sapienza Università di Roma, dove ha conseguito la laurea triennale in Studi Storico-Artistici, con una tesi intitolata La creazione della femminilità: dalla prima età moderna al Realismo francese. Svolge attualmente il tirocinio presso la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
- Luca Suppressa è iscritto al secondo anno del corso di laurea magistrale in Storia dell’arte ed è allievo della Scuola Superiore di Studi Avanzati della Sapienza (SSAS). È laureato triennale all’Università di Pisa, con una tesi intitolata La Cancel Culture nell’epoca contemporanea, e svolge attualmente un tirocinio presso la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Si occupa dello studio di opere d’arte prodotte in epoca risorgimentale in Italia, con particolare attenzione agli ambiti della monumentalistica e dell’urbanistica. Tra le sue ultime attività, ha curato un convegno in Sapienza dal titolo: L’Italia tra le Arti e le Scienze, Decostruzione e risemantizzazione del murale di Mario Sironi.
Presentano le tesi: Michela D’Agostino, Bianca Ossicini, Chiara Smeraldi, Sapienza Università di Roma
- Michela D’Agostino è dottoranda del XXXIX ciclo del corso di dottorato in Beni Culturali, Formazione e Territorio (curriculum Archeologia e Storia dell’Arte) presso l'Università di Tor Vergata e specializzanda della Scuola di Specializzazione in Beni Storico-Artistici dell'Università di Roma La Sapienza. Nel 2021 ha conseguito la laurea magistrale in Storia dell'Arte presso La Sapienza, distinguendosi nel 2020 come vincitrice del percorso d’eccellenza. Durante il suo percorso formativo, ha svolto un tirocinio presso le Gallerie Nazionali Barberini Corsini e ha collaborato con la galleria d'arte contemporanea Wunderkammer di Roma. Nel marzo 2024 ha collaborato con il Museo di Roma di Palazzo Braschi per la mostra Roma Pittrice. Artiste al lavoro tra XVI e XIX, contribuendo allo studio delle artiste attive a Roma nell’Ottocento.
- Bianca Ossicini ha conseguito una laurea triennale (Hons) in Liberal Arts and Sciences presso l'University College Maastricht, con una doppia specializzazione in scienze umane e scienze sociali. Durante il suo programma di scambio a Sciences Po di Tolosa, ha approfondito gli studi nell’ambito politico e sociologico, integrandoli con la sua formazione in Storia dell'Arte. Ha lavorato a stretto contatto con artisti contemporanei ed ha collaborato con la galleria d’arte Lorcan O’Neill a Roma. Attualmente, sta completando la tesi di laurea magistrale in Storia dell’Arte presso l’Università La Sapienza di Roma ed è assistente di ricerca laureata presso il Dipartimento Gerhard Wolf del Kunsthistorisches Institut di Firenze.
- Chiara Smeraldi ha conseguito la laurea triennale in Studi Storico-Artistici e la laurea magistrale in Storia dell’Arte presso Sapienza Università di Roma. Durante il suo percorso accademico, ha frequentato un corso intensivo CIVIS presso l’Università Autonoma di Madrid e ha svolto due tirocini: il primo presso la Galleria Spada e il secondo presso la Pinacoteca dei Musei Capitolini. Nel corso di questa esperienza, ha ricoperto il ruolo di guida, collaborato alla redazione di schede divulgative e partecipato all’organizzazione scientifica del convegno Tecnologie digitali come risorse per i musei.
Informazioni
Martedì 25 marzo 2025
ore 16.30
La partecipazione alla conferenza in presenza è libera fino a esaurimento dei posti disponibili.
È consigliata comunque la prenotazione allo 060608, entro le ore 19.00 del giorno antecedente la conferenza. In caso di disponibilità le persone possono aggiungersi anche il giorno stesso sul posto.
I prenotati sono invitati a presentarsi entro le ore 16.15. Non è garantito l’accesso alla conferenza a coloro che arriveranno dopo le 16.30.
L’ingresso è gratuito ed è possibile solo dopo aver ricevuto da parte dell’accoglienza un bollino identificativo.
Si specifica che l’ingresso è gratuito solo nell’area prevista per la conferenza. Le mostre allestite nel museo potranno essere visitate previa esibizione del biglietto di ingresso secondo tariffazione vigente. Per i possessori della MIC card è possibile acquistare un biglietto ridotto “solo Mostra”.
Tel 060608 attivo tutti i giorni 9.00-19.00
Massimo 60 partecipanti
Modalità di annullamento per i prenotati
In caso di impossibilità a partecipare all’attività prenotata, è necessario comunicare la disdetta tramite email al seguente indirizzo: disdetta.visite@060608.it (dal lun.al giov. ore 8.30 – 17.00/ ven. ore 8.30 – 13.30). In alternativa, è necessario chiamare il Contact Center 060608 (attivo tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 19.00)
Organizzazione: Sovrintendenza Capitolina in collaborazione con Zètema Progetto Cultura