L'Archivio Prampolini: una vita per l'arte

Protagonista dell’arte italiana del XX secolo, Prampolini ha percorso come un infaticabile esploratore i maggiori movimenti d’avanguardia del Novecento, dal primo Futurismo all’Aeropittura, dall’arte astratta e concreta al Polimaterismo, proponendosi, al contempo, come un vero e proprio promotore di rapporti con gli artisti e con i movimenti internazionali – da De Stijl, alla Bauhaus, da Cercle et Carré ad Abstraction Creation. L’intersettorialità infatti, caratterizzò la sua vicenda biografica e artistica attraversando campi come la pittura, la scultura, la scenografia, la progettazione architettonica, la grafica e intrecciando questi ambiti di intervento con una produzione di scritti e manifesti che danno alla sua produzione un rilevante spessore teorico.
Le carte e i disegni dell’Archivio Prampolini documentano la complessità del suo percorso artistico, dai primi anni Dieci del ‘900 fino al 1956, anno della sua morte a Roma. L’archivio, infatti, comprende un cospicuo corpus documentale che spazia dalla produzione di scritti e manifesti alla riflessione teorica, al ruolo di promotore culturale in Italia e all’Estero. La corrispondenza privata e professionale ricostruisce i rapporti di Prampolini con artisti e personalità diverse dell’arte, testimoniando i molteplici rapporti intrattenuti con intellettuali e artisti del suo tempo. Grazie ad una ulteriore donazione degli eredi, nel 2020 l’Archivio si è arricchito di ulteriori materiali comprendenti, oltre alla corrispondenza, i bozzetti per le opere dell’E42, quelli per scenografie teatrali e numerosi taccuini con schizzi e disegni per quelle che saranno le sue opere di grande formato.

Alessandra Cappella, laureata in storia dell’arte contemporanea e specializzata in biblioteconomia e archivistica, lavora presso la Sovrintendenza Capitolina come Funzionario Biblioteche. Dopo un’esperienza presso L’Istituzione Sistema Biblioteche di Roma, dal 2018 è responsabile del Centro Ricerca e Documentazioni Arti Visive (CRDAV) della Sovrintendenza Capitolina, dove è raccolta la documentazione dell’arte del ‘900 sotto diverse tipologie espressive: l’Archivio Enrico Prampolini, la Biblioteca (30.000 volumi), il Fondo Gallerie Storiche e il Fondo Oscar Savio. Ha seguito corsi universitari sulla gestione degli archivi di persona e attualmente sta curando la digitalizzazione e la catalogazione dell’Archivio Prampolini insieme al Servizio Civile Universale, nell’ambito del progetto “Il passato è presente” dedicato in particolare ai materiali inediti dell’ultima donazione del 2020.

Federica Pirani è laureata e specializzata in Storia dell’Arte contemporanea. Ha collaborato alle attività didattiche dei corsi in storia dell’arte e management dei beni culturali presso la “Sapienza” Università di Roma, l’Università di Roma 3, la LUISS, la IULM. È membro di comitati scientifici di vari musei romani e della Collezione Farnesina del Ministero per gli Affari Esteri. Ha curato molteplici mostre in Italia e all’estero. È autrice di diverse pubblicazioni sull’arte italiana e internazionale in particolare intorno ad artisti italiani tra le due Guerre, rapporti tra arte e letteratura, Futurismo, Metafisica, anni Sessanta e contemporaneo. Ha diretto i musei di arte moderna e contemporanea del Comune di Roma, tra i quali la Galleria d’arte Moderna, il Museo di Roma a Palazzo Braschi e il MACRO. Attualmente dirige il Servizio mostre della Sovrintendenza Capitolina.