L’isola che non c’è (più)
Raffigurata come una nave, a ricordare l’approdo mitico del Dio Esculapio alle origini stesse della città di Roma, l’isola Tiberina ha avuto per lungo tempo la denominazione del Santo cui è dedicata la basilica cristiana che vi insiste. Una stampa di Dosio del 1565 la mostra proprio così e la nomina esattamente come l’isola di San Bartolomeo.
![](https://museodiroma.it/sites/default/files/storage/images/musei/museo_di_roma/il_museo/guestbook/l_isola_che_non_c_e_piu/721992-1-ita-IT/l_isola_che_non_c_e_piu.jpg)
Ma a Roma c’è un’altra importante testimonianza del Santo, celebrato assieme ad Alessandro come patrono di Bergamo. Si tratta della piccola chiesa prospiciente palazzo Chigi, in piazza Colonna. I due Santi martiri sono uniti nel culto e nella storia di una delle Arciconfraternite più antiche in Roma. E vanno così, l’uno accanto all’altro, nella iconografia e nel calendario romano che li celebra a distanza di un solo giorno l’uno dall’altro. Il 24 agosto è san Bartolomeo; il 26 si festeggia sant’Alessandro.