Scusi, che ore suono?
Di torri campanarie è piena Roma. Alte e distanti dai rumori della città, scandiscono il tempo con il tocco antico delle campane, oppure tacciono dopo secoli di gloria, per mancanza di braccia forti che provvedano al loro funzionamento.
Ma esistono anche orologi turriti, ossia quadranti che muovono le lancette del tempo dall’alto dei tetti, costringendo i passanti ad alzare lo sguardo (per una volta!) e ad accorgersi di loro. Come la torre dell’Orologio dietro il complesso dei Filippini, nella piazza che da lei prende il nome. Bellissima costruzione e inconfondibile skyline di gusto borrominiano.
Però, se oltre la Bellezza cercate la sorpresa, allora è dentro il Museo di Roma che dovete andare! Al secondo piano, per l’esattezza, dove c’è un mobile orologio del 1820 che ‘suona’ davvero, grazie ad un ingegnoso meccanismo composto da 27 rulli nascosti alla vista. Non ci credete? Provate a chiedere a John Staples! (#JoinJohn)