Un mercoledì da leoni

Simbolo per eccellenza di forza e di superiorità, il leone rappresenta uno dei motivi privilegiati in araldica. Attributo di Ercole che, superando le celebri “fatiche”, si guadagnò un posto d’onore nella Mitologia classica, il leone campeggia spesso negli stemmi nobiliari proprio per l’immediatezza del messaggio che comunica.

Anche la famiglia Onesti, imparentata con i Braschi di papa Pio VI, utilizza il leone nella propria araldica ed è per questo che il “Re della foresta” fa mostra di sé un po’ ovunque nel palazzo di piazza Navona. All’esterno, teste di leone con una pigna tra le fauci campeggiano come chiavi di volta al centro delle cornici di finestre e portali; all’interno, lungo lo scalone d’onore, due splendidi esemplari si fronteggiano ai lati di una piccola scala a tre pioli: simbolo araldico dei Falconieri che ai Braschi Onesti si unirono a seguito delle nozze (1780) di Costanza con Luigi, nipote di Pio VI.

Il palazzo ospità la nobile coppia fino alla morte del duca Luigi (1816) ed è per questo che il grande stemma sul cantonale di via della Cuccagna mostra i due casati ‘inquartati’ (secondo la terminologia araldica): la piccola scala Falconieri ed il leone Onesti, appunto.

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