Pier Leone Ghezzi (Roma 1674 - Roma 1755), Ritratto di Clemente XI, 1708-1712, olio su tela

Descrizione: 

Il ritratto di Pier Leone Ghezzi, citato dal biografo Nicola Pio, fu rintracciato in una collezione privata romana nel 1970. Pubblicato nello stesso anno, fu successivamente acquistato dal Museo di Roma. Il dipinto è stato oggetto di esaustive analisi nel contesto della trama di affinità culturali che legarono il pontefice all'artista. Gli interessi culturali del cardinale Giovanfrancesco Albani, che sarà eletto papa come Clemente XI nel 1770, e la particolare formazione erudita del padre di Pier Leone, Giuseppe Ghezzi, entrambi frequentatori del circolo di Cristina di Svezia e partecipi della nascita dell'Accademia dell'Arcadia, fu alla base di una profonda intesa intellettuale tra i due personaggi. Di questo rapporto potrà approfittare Pier Leone la cui educazione, vasta ed articolata per volontà del padre, gli permetterà una facile introduzione nel variegato circolo culturale di casa Albani. Coinvolto in numerose commissioni ufficiali dopo l'elezione di Clemente XI, Pier Leone è anche l'autore dei più importanti ritratti della famiglia, il cui carattere innovativo si basa su un'accentuata caratterizzazione fisiognomica, sperimentata attraverso la costante pratica della caricatura, ed una ricerca di immediatezza di gesti ed espressioni, estranei alla tradizione aulica del ritratto ufficiale. Il "Ritratto di Clemente XI" del Museo di Roma è considerato l'esempio più significativo di questa concezione del ritratto. Il dipinto è stato datato tra il 1708, anno della nomina di Pier Leone Ghezzi a pittore della Camera Apostolica, e il 1710-1712 per un confronto fisiognomico con un medaglione marmoreo, di autore ignoto, che ritrae il pontefice nel VI anno del suo pontificato (MR 1227).

Immagine: 
Pier Leone Ghezzi  (Roma 1674 - Roma 1755), Ritratto di Clemente XI, 1708-1712, olio su tela