Altro che Halloween!
Non c’entra Halloween e non si parla di ‘dolcetti’, quanto piuttosto di lumache e di sale grosso. La notte è quella tra il 23 e il 24 giugno, festività legata alla nascita del Battista, che tuttavia ne evoca la morte come conseguenza del diabolico piano di Erodiade e di sua figlia Salomè.
La testa del Santo, infatti, fu quanto richiesto dalla giovane donna ad Erode, dopo il celebre ballo che scatenò nel vecchio re una irrefrenabile libidine.
Dunque sono loro le streghe da cacciare e per farlo i romani spargono le porte di casa di sale grosso e mangiano per tutta la notte lumache, come se le corna degli animaletti fossero il simbolo tangibile di preoccupazioni e discordie da cancellare in un boccone appunto, mentre i fuochi d’artificio accendono la notte illuminando a giorno il piazzale antistante la Basilica Lateranense.
Luce e cibo per esorcizzare le due “streghe” che tornano ogni anno la notte di San Giovanni, a ricordare il misfatto e sollecitare i cristiani ad essere vigili e custodi della Verità.
Una usanza popolare che, come molte altre, sta quasi scomparendo o – peggio – si trasforma sempre più in qualcosa di ibrido e sconosciuto ai più, specialmente tra i giovani.
Ma se perfino un irlandese protestante come John Staples si incuriosisce, perché non cercare anche noi di ricordare il senso delle tradizioni?