Capitolo I: le amiche di sempre

Roma, 9 agosto 2017

Quanti erano gli anni vissuti l’una al fianco dell’altra? Difficile dirlo. Due vite parallele, dalle elementari in poi. Stesso liceo, fidanzamento e matrimonio in tandem (avevano sposato due amici fraterni che poi, nel corso degli anni, avevano rotto ogni rapporto, a differenza di loro due); i figli più o meno coetanei, ecc. Ma non ne avevano a noia: anzi! Sembrava che con gli anni il legame si fosse cementato ancor di più e che alla fine si fosse trasformato in una vera e propria dipendenza, anche se ben taciuta e – all’occorrenza – negata.

Avevano deciso di andare in centro, quel giorno, ma non per negozi (cosa assai frequente per loro, data l’agiatezza dei mezzi) bensì per visitare il nuovo allestimento appena inaugurato al Museo di Roma, a piazza Navona.
“Andiamo a vedere, Rosa, dicono che sia bellissimo”.
Teresa era sempre stata la più entusiasta tra le due, quella che trascinava e coinvolgeva l’altra in ogni sorta di esperienza nuova.
“A me hanno detto cose diverse” tuonò Rosa “pare che il nuovo allestimento sia troppo chiassoso e non all’altezza del patrimonio di opere del museo. Dicono che sia addirittura pacchiano in certe soluzioni”.
Il pomeriggio prometteva bene: ogni qualvolta le due amiche si trovavano a difendere posizioni opposte e contrastanti, ne scaturiva sempre una situazione divertente e talvolta esilarante. Nessuna si arrendeva con piacere e lo scontro – sebbene puramente verbale e spesso solo formale – rafforzava ogni volta in loro la certezza di vivere un rapporto speciale di amicizia, raro e prezioso. Era il segreto della loro reciproca sopportazione.

(continua)