Giuseppe Di Liberto - la terza mostra della sezione Portfolio di QUOTIDIANA
Quadriennale e Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
presentano
Giuseppe Di Liberto
la terza mostra della sezione Portfolio di QUOTIDIANA
Programma espositivo sull’arte italiana contemporanea
Dal 19 novembre all’11 dicembre 2022 viene esposta al pubblico al Museo di Roma a Palazzo Braschi un’opera del giovane artista Giuseppe Di Liberto nell’ambito di QUOTIDIANA, il programma espositivo sull’arte italiana contemporanea promosso dalla Quadriennale di Roma e da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
Nella sezione PORTFOLIO, Giuseppe Di Liberto presenta Cortei (2022), un’opera scultorea in argilla che si trasforma lungo la durata della mostra. Due gruppi scultorei rappresentano dei cortei funebri, ognuno con un diverso destino: il primo viene bagnato regolarmente dal gocciolare dell’acqua, mentre il secondo viene lasciato a seccarsi. L’abbondanza del nutrimento, come la sua assenza, porta al dissolvimento e alla scomparsa della forma, come una metafora della fragilità dell’esistenza incarnata dal materiale scultoreo utilizzato.
L’opera di Giuseppe Di Liberto si connota come un’indagine artistica di carattere antropologico e rituale che pone al centro del suo obiettivo i processi di culto ed esorcismo della morte. Il suo interesse relativo a questi temi universali è volto alla ricerca di un antidoto al senso di vuoto e ai processi di dispersione accelerati dalla società contemporanea. La cultura popolare - nelle sue declinazioni tragicomiche - è un bacino da cui l’artista attinge in modo trasversale, con riferimenti che si stratificano nelle diverse linee di ossessione che abitano la sua pratica, attraverso una pluralità di linguaggi e tecniche.
Giuseppe Di Liberto nasce nel 1996 a Palermo, dove si diploma nel 2019 in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti. Qui inizia a sperimentare il medium della scultura adottando un approccio sperimentale e multidisciplinare, adoperando anche altri medium per traslare la sua ricerca, che attualmente ruota attorno al tema della morte e del rito funebre in occidente. È attualmente iscritto al corso magistrale in Arti Visive allo IUAV di Venezia, dove nel 2020 co-fonda il collettivo FRICHE. Vive e lavora tra Venezia e Palermo.