Romeo Castellucci e Andrea Mastrovito: Res gestae
Nona mostra per la sezione PAESAGGIO nell’ambito di QUOTIDIANA al Museo di Roma a Palazzo Braschi dal 26 gennaio 2024 al 17 marzo 2024: la mostra Res gestae degli artisti Romeo Castellucci e Andrea Mastrovito, nata a partire dal testo “Res gestae. Il sentimento tragico della storia nell’arte italiana del XXI secolo” di Nicolas Martino.
Se la tragedia greca ha rappresentato il fondamento estetico e politico della cultura occidentale, è interessante notare come la rappresentazione tragica sia prepotentemente riemersa nella scena delle arti contemporanee proprio mentre viviamo le rovine di quella che fino a non molto tempo fa abbiamo chiamato Storia, con la S maiuscola. Nicolas Martino riflette sulla persistenza del sentimento tragico della storia nell’arte italiana del XXI secolo, soffermandosi in particolare sul lavoro di Romeo Castellucci e di Andrea Mastrovito.
Résurrection (2022) di Romeo Castellucci è una moderna tragedia che si svolge sulle note dell’omonima sinfonia di Gustav Mahler. Si tratta di un’opera totale, di cui in mostra viene presentato il filmato integrale (un’ora e 40 minuti), che interroga la possibilità di concepire un ipotetico e catartico rinnovamento sulle macerie di un mondo dominato dalla violenza, che il regista restituisce nel ritrovamento di corpi senza vita in una fangosa fossa comune, disseppelliti con una cura religiosa nel corso della quasi totalità dell’azione teatrale.
Le jardin des histoires du monde (2018) è un lungo fregio realizzato da Andrea Mastrovito secondo la tradizione bergamasca dell’intarsio, con la collaborazione di alcuni maestri artigiani della sua città di origine. Il racconto, quasi un poema epico, si colloca fuori da un tempo e da uno spazio preciso, consentendo l’immediata associazione con le infinite ripetizioni storiche degli errori che l’umanità non riesce a emendare.
Romeo Castellucci (Cesena, 1960). Regista, creatore di scene, luci e costumi, Romeo Castellucci è conosciuto in tutto il mondo per aver dato vita a un teatro fondato sulla totalità delle arti e rivolto a una percezione integrale dell’opera. Il suo teatro propone una drammaturgia che ribalta il primato della letteratura, facendo del suo teatro una complessa forma d’arte; un teatro fatto di immagini straordinariamente ricche espresso in un linguaggio comprensibile come la musica, la scultura, la pittura o l'architettura. Le sue messe in scena sono regolarmente invitate e prodotte dai più prestigiosi teatri internazionali, festival e teatri dell’opera, in oltre sessanta paesi che coprono tutti i continenti. Nella sua carriera ha ricevuto premi e riconoscimenti importanti.Romeo Castellucci è Grand Invité alla Triennale di Milano per il periodo 2021-2024. Nell'ottobre 2023 inizia la creazione della tetralogia di Richard Wagner L'Anello del Nibelungo a La Monnaie di Bruxelles. Nel marzo 2024 il Teatro lo vede impegnato nella creazione di Berenice da Jean Racine, con Isabelle Huppert.
Andrea Mastrovito (Bergamo, 1978), vive e lavora a New York. Si è diplomato all’Accademia G. Carrara di Bergamo. Nel 2007 ha vinto il New York Prize; nel 2012 il Moroso Prize; nel 2016 il Premio Ermanno Casoli; nel 2019 l’Italian Council; nel 2021 il Prix Plantagenet e il Premio Icona; nel 2022 il PAC. Le sue opere sono state esposte in numerosi musei internazionali tra cui: a Roma al MAXXI, al MACRO e al Palazzo delle Esposizioni; al MART di Rovereto; al Centro Pecci di Prato; al Belvedere 21 a Vienna; al MUDAC a Losanna; al MUDAM in Lussemburgo; a New York al Queens Museum, al Museum of Arts and Design e a The Drawing Center. Tra le ultime personali si segnalano Yo Lo Vi (Proa21, Buenos Aires, 2022); Strange Days (Laznia Center, Danzica, 2021); lo non sono leggenda (Museo di Palazzo Fabroni, Pistoia, 2020); Very Bad Things (Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma, 2019); Le monde est une invention sans futur (Fondation Bullukian, Lione, 2019); At the End of the Line (GAMeC, Bergamo, 2014). Nel 2017 ha esordito come regista con il lungometraggio animato NYsferatu - Symphony of a Century, seguito dal sequel, I Am Not Legend, nel 2020. Nel 2021 ha fondato a Bergamo The Drawing Hall, di cui è direttore artistico.