Turista e Cicerone
Roma, 25 luglio 2018
Può darsi che, trovandovi a passare per piazza Navona o per le vie limitrofe, vi imbattiate in un personaggio d’altri tempi (è proprio il caso di dire!). Lo conoscete il nostro John Staples, vero? Ebbene, da qualche giorno sembra che non riesca a trattenersi dall’andare in giro per la città, fermando i turisti e offrendo loro spiegazioni e aneddoti legati al patrimonio storico di Roma.
È probabile infatti che, come lui, anche molti dei viaggiatori del Grand Tour, affascinati dalle bellezze italiane, abbiano avuto la tentazione di farsi interpreti e divulgatori di cotanto patrimonio. Conosciamo i Diari e le corrispondenze epistolari di alcuni di loro, ma non possiamo del tutto escludere che – oltre alle testimonianze letterarie – essi si siano dedicati anche all’antico mestiere di “Cicerone”.
L’epiteto è legato alla celebre eloquenza dell’antico oratore latino, capace di avvolgere e convincere la platea degli uditori, annullando di fatto le opinioni contrarie o le possibili obiezioni.
Oggi non è più così e le Guide autorizzate sono per lo più laureati in discipline storico artistiche o archeologiche. I loro discorsi davanti alle rovine dei Fori non mirano a stupire con storie fantasiose e del tutto inventate, quanto piuttosto a carpire l’interesse del pubblico, anche il più colto ed esigente.
Ma l’immagine del “Cicerone” che affabula il turista resta ancora quella più nota all’immaginario di tutti noi, peraltro immortalata in centinaia di vignette e caricature di ogni tempo.
Guardate un po’ questa, disegnata a penna intorno al 1940 da Cipriano Efisio Oppo e oggi visibile nella prima Sala del Museo di Roma, all’interno del tavolo touchscreen che racconta il tema del viaggio e del turismo a Roma. Il malcapitato turista sembra più provato dall’eloquio esondante del “Cicerone”, che dal tour de force della passeggiata nel Foro romano!