Dvin: una Capitale Armena tra Europa ed Asia
Nell’ambito della Biennale Internazionale di Cultura “Vie della Seta”, la mostra intende illustrare la storia di Dvin - grande capitale dell’antica Armenia, posta sulla strada che collegava l’Oriente e l’Occidente - evidenziando le profonde stratificazioni culturali che ne hanno caratterizzato lo sviluppo lungo un arco temporale che va dal IV al XVI sec. d.C. Saranno esposti eccezionali reperti artistici, archeologici e numismatici, oltre ad oggetti etnografici e fotografie storiche provenienti dal Museo Storico dell’Armenia.
Una mostra, “ Dvin: una Capitale Armena tra Europa ed Asia”, che ripercorre la storia di Dvin, grande capitale nell'antica Armenia, importante città sulla strada che collegava l'Oriente e l'Occidente evidenziando le profonde stratificazioni culturali, attraverso l’esposizione di oltre quaranta reperti artistici: capitelli, sculture, tendaggi, ceramiche.
E proprio l’arte della ceramica rese famosa l’Armenia medievale nel Medio Oriente, un’attività urbana che presumeva l’esistenza di grandi città, specialisti qualificati, laboratori e vasti mercati in cui vendere i manufatti. Utilizzando magistralmente ossidi di metalli diversi – specialmente cobalto - furono prodotti recipienti ad alto cromatismo e sfumature con prevalenza di motivi geometrici o vegetali, figure umane, animali e uccelli nonchè creazioni artistiche. Recipienti con sottili pareti bianco latte, azzurro cielo e turchese creati nelle botteghe artigiane di Dvin, Ani, Amberd, Garni e Armavir nel X-XI secolo si distinguono per la loro eccezionale finezza e la semplicità della decorazione.
Dvin, tra le grandi e famose città dell’antica Armenia, era nel V secolo un grande centro economico, politico, culturale e spirituale, pedina importante del commercio internazionale, e conservò questo stato per molti secoli. Greci, assiri, persiani, ebrei, georgiani e molti altri popoli commerciavano con gli armeni nei mercati di Dvin, tanto che nel V-VI secolo era già una città affollata con una popolazione multietnica.
Ma quali sono state le antiche capitali dell’Armenia prima e dopo Dvin?
Dal IX al VI secolo a.C. Van – la prima capitale - al centro del potente stato di Urartu.
Dal IV al III secolo a.C. Armavir, centro economico e culturale, fondata stando alla leggenda nella seconda metà del IV secolo nella valle dell’Ararat.
Dal 210 al 180 a.C. la capitale dell’Armenia si spostò da Armavir a Ervandashat a causa dei lunghi inverni di Armavir che costringevano a gelate e mancanza di acqua la corte imperiale.
Artashat, quarta capitale dal 180 al 163 a.C. soprannominata da Lucullo “la Cartagine armena”, considerandola il centro della nazione nemica di Roma.
Dal 75 al 55 a.C. fondata da re Tigrane il Grande, fu capitale Tigranakert, in una posizione geografica ottimale per lo sviluppo di un commerci di transito. La Via Reale che andava verso sud collegava Tigranakert con la Mesopotamia, l’Oriente e l’Occidente.
Con la distruzione da parte dei Romani, nel 164, di Artashat, fu proclamata capitale Vagharshapat e tale rimase fino al 428, fino alla consacrazione di Dvin a capitale armena, dal 428 all’885.
Bagaran, sulla riva sinistra del fiume Arax, fu capitale dall’885 – anno dell’indipendenza dell’Armenia - all’890.
Dall’890 al 928 Shirakavan, quella che veniva definita due secoli prima un villaggio, divenne la nona capitale dell’Armenia.
Nel 929 il re armeno Abas fece di Kars una città reale che rimase capitale fino al 961.
Ani, con strutture architettoniche laiche, eleganti palazzi, abitazioni a due piani, locande, mercati, chioschi e botteghe, fu capitale dal 961 al 1045.
Dodicesima capitale, Sis, dal 1198 al 1375. Sotto Costantino I, in onore della città, fu coniata una moneta d’oro con l’iscrizione “La fortezza di Sis è il re”.
Yerevan è la capitale della Repubblica d’Armenia dal 1918, nonché il suo centro economico, politico e culturale. In diverse parti della città si possono trovare ancora oggi tombe a tumulo e fortezze, risalenti alla prima età del bronzo o i resti della fortezza ciclopica.
La mostra rientra nel calendario degli appuntamenti della Biennale Internazionale di Cultura Vie della Seta – promossa dalla Camera di Commercio di Roma.
Informazioni
Da martedì a domenica ore 10.00-20.00. La biglietteria chiude un'ora prima
24 e 31 dicembre ore 10.00-14.00
Chiuso lunedì, 25 dicembre 2011 e 1 gennaio 2012
Apertura straordinaria lunedì 26 dicembre 2011 e lunedì 2 gennaio 2012 ore 10.00-20.00
Apertura straordinaria del museo il sabato sera nel periodo 22 ottobre 2011-7 gennaio 2012 (ad esclusione di sabato 24 e sabato 31 dicembre), dalle ore 20.00 all'1.00 (ultimo ingresso ore 24.00).
Biglietto unico integrato mostra e museo:
Intero € 10,00
Ridotto € 8,00
Per i cittadini residenti nel Comune di Roma (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza)
Intero € 9,00; Ridotto € 7,00
Prenotazioni:
Gruppi (max 30 partecipanti): è disponibile un servizio di visite guidate, a scelta tra percorso museo e/o percorso mostra
È disponibile un servizio di prenotazione per gruppi, (max 30 partecipanti): costo addizionale per la prenotazione € 25,00
Scuole (max 30 partecipanti): è disponibile un servizio di visite guidate; è richiesta la prenotazione del turno di ingresso
Prenotazione 060608 (tutti i giorni 9.00 – 21.00)
La prenotazione per singoli visitatori è possibile solo con il pre-acquisto online del biglietto di ingresso
Acquisto online:
www.omniticket.it
Con la prenotazione è possibile evitare la fila presentandosi direttamente alla cassa.
060608 (tuitti i giorni ore 9.00-21.00)
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