Basilico, Berengo Gardin, Bossaglia Chiaramonte, Cresci, Ghirri, Guidi, Jemolo, Koch.
Una mostra fotografica che racconta un periodo di importanti modificazioni e offre l’opportunità per una riflessione sulle tendenze della fotografia.
Prorogata fino al 6 aprile 2015
Circa ottanta immagini che vanno dagli anni Ottanta al Duemila, rappresentative di alcuni dei più importanti fotografi italiani – nove nomi di indiscussa fama - saranno allestite in questa mostra ospitata dal 29 ottobre 2014 all’8 marzo 2015 (prorogata fino al 6 aprile) nelle sale espositive al piano terreno del Museo di Roma e promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica - Sovrintendenza Capitolina con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.
Queste immagini, provenienti dalla sezione contemporanea dell’Archivio Fotografico di Palazzo Braschi, raccontano – con la cura di Anita Margiotta - la città di Roma mostrando le importanti trasformazioni che ha subito negli ultimi decenni, offrendo nel contempo un’opportunità di riflessione sulla fotografia contemporanea e sulla sua ricerca di nuove iconografie del paesaggio urbano.
Un archivio depositario di una raccolta storica di notevole importanza, che nel tempo ha esteso le sue competenze riservando uno spazio all’arte fotografica contemporanea. Alla donazione di dieci opere che Gianni Berengo Gardin volle fare nel 1986, seguì l’acquisizione di fotografie di Gabriele Basilico, Roberto Bossaglia, Giovanni Chiaramonte, Mario Cresci, Luigi Ghirri, Guido Guidi, Roberto Koch e, ultimo, Andrea Jemolo.
Ed ecco che, grazie alle immagini di questi artisti, scorrono davanti agli occhi soggetti familiari e inconfondibili come San Pietro, Piazza Navona, il Pantheon che si mescolano a scene della vita quotidiana della città in rioni come Trastevere o Campo de’ Fiori o nel traffico di tutti i giorni. Anche se appare evidente che gli autori hanno interpretato i luoghi con una diversa espressività, aperta a nuovi significati oltre la documentazione.
Particolarmente interessanti le rappresentazioni dei cantieri delle grandi opere pubbliche che hanno preceduto e accompagnato l’arrivo del nuovo millennio. E in questo percorso, urbano e fotografico insieme, saranno esposte anche due foto dell’Ara Pacis prima dell’intervento di Richard Meier e durante gli interventi successivi al suo progetto.
L’arco di tempo raccontato grazie a questa mostra presenta anche il passaggio, importantissimo, dall’analogico al digitale. Infatti, mentre si abbandonano i processi di ripresa sviluppo e stampa, la fotografia intesa come documento, diventa – trasformazione epocale - fotografia come opera d’espressione, superando così la classica distinzione fra artista e fotografo.
Informazioni
Martedì-Domenica ore 10.00-19.00
Chiuso Lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio, 1 maggio
24 e 31 dicembre ore 10.00-14.00
La biglietteria chiude un'ora prima
N.B. per eventuali aperture e/o chiusure straordinarie consultare la pagina dedicata agli Avvisi
Intero € 11,00
Ridotto € 9,00
Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza)
Intero € 10,00
Ridotto € 8,00
060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00
Banche Tesoriere del Comune di Roma: BNL – Gruppo BNP Paribas, UniCredit Banca di Roma, Monte dei Paschi di Siena; MasterCard Priceless Rome; Vodafone
Atac, La Repubblica