Leone Nani

Descrizione: 

Nato ad Albino nel 1880, padre Leone Nani parte per la Cina alla fine del 1903, all’età di ventitre anni. Per dieci anni percorre in lungo e in largo la regione dello Shaanxi, nel corso delle innumerevoli peregrinazioni apostoliche, durante le quali si fa promotore dell’incontro fra la fede cristiana e le culture locali, fra le tradizioni europee e quelle cinesi, in un periodo di profonda crisi tra Cina e Occidente, ma soprattutto di forti turbolenze interne, che portarono alla caduta dell’Impero.
Padre Nani, oltre che generoso e intraprendente missionario, è anche un attento osservatore della vita quotidiana della gente in tutti i suoi aspetti, e non di raro utilizza la sua macchina fotografica per immortalare, in lastre dalla straordinaria potenza evocativa, usi, costumi, paesaggi, ricchezze naturali e miserie della gente.
La fotografia è stata per il missionario del Pime uno strumento di conoscenza che gli ha consentito non solo di soddisfare la sua innata curiosità, ma anche di assolvere a uno dei suoi incarichi: quello di spedire in Italia i resoconti illustrati della sua missione. Le sue immagini, che rispondono alle esigenze del suo apostolato, non sono tuttavia mero frutto di un dovere, bensì dell’istinto e del desiderio di condividere un’esperienza di conoscenza e penetrazione di un mondo così distante, e di comprendere – e far comprendere – a fondo una realtà sociale tanto diversa.
L’eredità delle sue lastre, circa 600, è oggi conservata presso gli archivi del PIME a Milano. Si tratta di una vasta collezione di foto e lastre prodotte, sviluppate e stampate da lui stesso in Cina. La qualità artistica e tecnica del materiale fotografico di padre Leone Nani è assolutamente eccelsa e stupefacente, se si considerano gli scarsi mezzi a disposizione e il contesto in cui ha svolto il suo lavoro.
Oltre alla qualità tecnica e alla bellezza delle foto va, tuttavia, riconosciuto al lavoro di Nani anche uno straordinario valore storico-documentario, in un mondo, come quello cinese dell’epoca, lontano dalla conservazione del proprio patrimonio sociale, di costume e di lavoro.
I suoi scatti testimoniano un’epoca cruciale nella storia della Cina: gli anni della caduta dell’Impero e dell’avvento della Repubblica nel 1912.
Due anni dopo, il missionario fa ritorno in Italia con il suo carico di immagini e racconti, testimone d’eccezione di un evento epocale declinato nelle sue pieghe più quotidiane.
A tutti gli effetti, per qualità delle immagini realizzate, per quantità, per scelta dei soggetti e per la stupefacente capacità di misurarsi con le situazioni più diverse, padre Leone Nani si è guadagnato sul campo il diritto di essere considerato un “autore”, che meriterebbe di entrare a pieno titolo nella storia della fotografia.

Immagine: 
Leone Nani