Backstage. Il lato nascosto delle mostre

Le mostre temporanee sono diventate, negli ultimi trent’anni, fenomeni di impatto culturale sempre più elevato. Cresciute esponenzialmente nel numero, oggi coinvolgono molti attori, pubblici e privati, e molte competenze, oltre a mobilitare grandi risorse economiche e professionali.

Ma come si fa una mostra?

Le risposte sono diverse e dipendono da chi la fa, dove, con quale obiettivo e da cosa viene mostrato; le variabili in gioco incidono sulla qualità, sull’esito in termini di efficacia comunicativa, sul valore scientifico, sul successo specialistico e di pubblico.

Può quindi essere interessante inoltrarsi in una breve narrazione su quali siano le mostre innanzitutto, le tipologie e gli ambiti della conoscenza che le impiegano per autopromuoversi o per esprimersi (arte, archeologia, fotografia, scienza, design, altro).

Possiamo proseguire con una descrizione di tutti i passaggi necessari a realizzarle, dall’idea progettuale all’inaugurazione, spiegare cosa sia una check-list, quanto sia complesso il rapporto che si instaura con i prestatori e come spesso le aspettative vengano deluse o al contrario soddisfatte; descrivere un loam form o un condition report, il progetto di allestimento e di illuminazione fino alla delicata fase dei trasporti e delle assicurazioni, veri nodi strategici e organizzativi di ogni evento espositivo.

La Galleria Borghese è un museo che vive di mostre, e che impegna grandi risorse per realizzare progetti di alto profilo scientifico. Gli esempi, le immagini, l’intera narrazione di questo complesso mestiere parte dalle esperienze maturate presso quel museo pubblico e internazionale, ricco di un patrimonio storico-artistico straordinario che due o tre volte l’anno si confronta con opere estranee, provenienti da tutto il mondo per valorizzarla e per aprire nuove strade interpretative.

Geraldine Leardi
Geraldine Leardi è Storica dell'arte e curatrice, lavora alla Galleria Borghese di Roma dove è responsabile delle mostre, delle pubblicazioni e dei progetti musicali.

Si è formata sul Medioevo e sulla civiltà visiva bizantina, a cui deve l’interesse per i temi di revival e i fenomeni di gusto medievalistico. Si occupa dal 2007 di mostre temporanee, che ha organizzato, curato, insegnato, pubblicato, entrando in contatto con artisti, opere, prestatori, musei, curatori di tutto il mondo, e che hanno costituito la palestra e il terreno di crescita recente più significativo della sua vita professionale.

Tra le ultime pubblicazioni: Pietra e figura nel Novecento tra scienze diagonali e prospettive depravate, in “Meraviglie senza tempo. Studi in corso”, atti della Giornata di studi (Roma, 23.01.2023), Firenze 2024, pp. 216-233 e Da Borghese a Bourgeois, in “Louise Bourgeois. L’inconscio della memoria”, catalogo della mostra a cura di P. Larratt-Smith, G. Leardi e C. Perrone, Venezia c.s.