Hercule farnèse
Giovanni Volpato (Angarano di Bassano 1735 - Roma 1803)
L'opera riproduce la famosa statua di Ercole Farnese, versione colossale di Glicone di un originale di Lisippo, dell'inizio del III secolo d.C., che era sistemata alle Terme di Caracalla ed ora conservata al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Fu eseguita da Giovanni Volpato che, trasferitosi a Roma nel 1770, si specializzò nel biscuit, un tipo di porcellana non invetriata creata da un impasto di terre, che danno l'effetto di patina sulla superficie. L'incisore bassanese, giunto a Roma nel 1771 per collaborare alla traduzione grafica delle Logge di Raffaello in Vaticano, si affermò per la realizzazione di piccole sculture, ad imitazione di celebri esemplari classici, caratterizzate dall'alta qualità formale e dall'aspetto simile al marmo antico, molto richieste dal mercato e dai viaggiatori del Grand Tour. La statuetta, valutata sei zecchini nei cataloghi di fabbrica dell'autore, si differenzia dall'originale, per la mancanza dei pomi nella mano destra.
Chefs d'oeuvre de la salle
La salle
(sala 1)
Nell’intento di accogliere e orientare il visitatore, la prima sala del museo ha la funzione di Incipit ed espone quindi quattro opere rappresentative dei temi narrativi esplicitati lungo il percorso espositivo.