La Musa Melpomene
Giovanni Volpato (Angarano di Bassano 1740 - Roma 1803)
L'opera raffigurante Melpomene, la musa che presiede alla tragedia, pervenuta al Museo per acquisto sul mercato antiquario nel 1965, fu eseguita da Giovanni Volpato nella tecnica del biscuit, un tipo di porcellana non invetriata creata da un impasto di terre, che danno l'effetto di patina sulla superficie. L'incisore bassanese, giunto a Roma nel 1771 per collaborare alla traduzione grafica delle Logge di Raffaello in Vaticano, si affermò per la realizzazione di piccole sculture ad imitazione di celebri esemplari classici, caratterizzate dall'alta qualità formale e dall'aspetto simile al marmo antico, molto richiesti dal mercato e dai viaggiatori del Grand Tour. In particolare, la statuetta riproduce una delle Muse Tiburtine, facente parte del gruppo rinvenuto nel 1774 in uno scavo presso Tivoli, nella Villa di Cassio ed ora conservato ai Musei Vaticani.
Chefs d'oeuvre de la salle
La salle
(sala 1)
Nell’intento di accogliere e orientare il visitatore, la prima sala del museo ha la funzione di Incipit ed espone quindi quattro opere rappresentative dei temi narrativi esplicitati lungo il percorso espositivo.