Testata di ponte Elio scoperta durante la sistemazione del lungotevere
Giulio Aristide Sartorio (Roma 1860-1932)
I lavori effettuati nel 1892 per la realizzazione dei muraglioni di contenimento del Tevere modificarono sensibilmente l’area prossima al ponte Elio, l’attuale ponte Sant’Angelo. L’esigenza di ampliare l’alveo del fiume per circa cento metri di larghezza determinò l’abbattimento di due archi minori dell’antico ponte che furono sostituiti da arcate identiche a quelle centrali. Durante i lavori venne alla luce una testata di ponte, in lastre di travertino, databile alla fine del II secolo d.C.
Il dipinto di Sartorio documenta la scoperta con una resa pittorica di grande immediatezza ed efficacia e, per la sua valenza testimoniale, fu esposto nel 1927 alla mostra intitolata Roma che sparisce, ideata da Antonio Muñoz “per conservare almeno il ricordo delle reliquie del passato”.
Opere della sala
La sala
(sale 16-17-18-19)
Il terzo piano del nuovo allestimento è dedicato alla Roma moderna, a partire dalla proclamazione della città a capitale del Regno d’Italia (1871), con il progetto per la costruzione degli argini del Tevere e il Piano Regolatore del 1883.